ndustria 4.0 riconfigura i rapporti fra persona e organizzazione, tecnologia e modelli produttivi, tempi di lavoro e tempi di vita, società e mercato. Apre chiavi di lettura nuove dei processi di apprendimento e di addestramento, scompagina la tradizionale scansione dei luoghi e dei tempi della formazione delle competenze, richiamando l’urgenza di convergenze forti tra i sistemi su procedure e modelli trasparenti di validazione e certificazione. Più di tutto, Industria 4.0 apre spazi nuovi all’esercizio della creatività, all’autonomia, al coinvolgimento attivo e alla partecipazione dei lavoratori. Quanto questi spazi siano più o meno ampi, più o meno effettivi ed incisivi, sta alla capacità delle forze sociali verificare e negoziare, traducendo questi impulsi in opportunità coerenti di formazione, in percorsi di carriera premianti, in politiche salariali incentivanti.
“Persone e lavoro” è dunque il paradigma della sfida trasformativa di Impresa 4.0. L’innovazione organizzativa, l’investimento in tecnologia e nel digitale non sono effettivamente produttivi senza un concomitante analogo investimento sulle persone, giovani ed adulti, occupati ed inoccupati, e sull’'insieme delle competenze e delle abilità (professionali e tecniche ma anche personali e sociali) necessarie per essere parte del cambiamento. Occorre generare connessioni virtuose tra il segmento della formazione professionale iniziale, la formazione continua – oggi frontiera avanzata di esercizio della bilateralità contrattuale - i dispositivi e le politiche attive del lavoro. È necessario quindi rafforzare i processi di messa in trasparenza, validazione e certificazione delle competenze, per rendere meno incerti gli inserimenti e le transizioni nel mercato del lavoro, per elevare i livelli di qualificazione degli occupati e rendere più coerente il matching domanda – offerta, in particolare per i profili che esprimono gradi più elevati di specializzazione e innovazione.
Se n'è parlato il 24 gennaio a Roma, presso l'Audiorium Donat Cattin in Via Rieti, 13. Ha aperto i lavori l'Amministratore Unico dello IAL Nazionale Stefano Mastrovincenzo. Al Segretario Generale Aggiunto Luigi Sbarra sono spettate invece le conclusioni del seminario.