In occasione della presentazione del Bilancio Sociale 2023 di Innovazione Apprendimento Lavoro Piemonte, un momento di riflessione e di testimonianza per raccontare il crescente impegno della Società piemontese per offrire supporto e consulenza alle imprese del territorio e realizzare qualificate attività di formazione continua volte al rafforzamento delle competenze di tante lavoratrici e tanti lavoratori locali.

Introducendo i lavori, Alessandro Scotti A.D. di IAL Piemonte, ha spiegato come la complessa mission di Innovazione Apprendimento Lavoro Piemonte intersechi quotidianamente le questioni sociali, tentando di concorrere alla promozione e alla tutela del benessere dei lavoratori e di accompagnare le persone che ambiscono a rientrare nel mondo del lavoro.

Significative le testimonianze di Giulia Martina e Roberto Monticone, due imprenditori che collaborano con IAL e credono fortemente nel potere della formazione per la crescita aziendale.

Stimolante anche l'intervento di Claudio Palumbo, Ricercatore, formatore ed esperto di soft skill, il quale ha ribadito l’importanza delle gestione delle emozioni nella vita quotidiana e quello di Claudia Regalzi, Orientatrice di IAL Piemonte che ha raccontato la complessità del programma GOL e le modalità con cui vengono scelti e consigliati i percorsi di reskilling e upskilling per i diversi utenti profilati.

Ad arricchire il racconto dell'esperienza realizzata da IAL Piemonte i contributi di Silvana Francese e Zaira Ninivaggi, che hanno portato le loro storie, quello di due allieve diventate poi addette alla formazione.

Forte il messaggio di Luca Caretti, Segretario USR CISL Piemonte, il quale ha ribadito l’importanza della formazione e la sua centralità nella crescita congiunta di imprese e lavoratori, valori fondamentali e fondanti della filosofia della CISL.

A chiudere l'incontro è stato Stefano Mastrovincenzo, Presidente C.d.A di IAL Piemonte, il quale ha evidenziato la centralità delle politiche attive e la complessità del mondo del lavoro, un puzzle di contraddizioni tra le generazioni lavorative e le geometrie variabili delle particolarità locali, sottolineando la centralità della formazione nell’integrazione delle fasce deboli o momentaneamente vulnerabili.