Formazione per l'occupabilità

Le profonde trasformazioni del mercato del lavoro determinate dai cambiamenti nelle strutture produttive dei paesi, dalla globalizzazione, dall'innovazione tecnologica e digitale e dalla transizione ecologica, hanno accentuato la debolezza dei tradizionali strumenti delle politiche per l'occupazione rispetto alle problematiche dei crescenti tassi di inattività e di disoccupazione di lungo periodo e, in particolare, dell'inserimento e reinserimento nel mercato del lavoro.

L'obiettivo europeo dell'economia e della società della conoscenza postula infatti una riscrittura dei sistemi del lavoro e della formazione intorno all'asse delle competenze, quali insieme di conoscenze e abilità indispensabili per esercitare la propria cittadinanza, che vanno dunque alimentate e incrementate lungo tutto l'arco della vita per seguire adattivamente, non subalternamente, le traiettorie di uno sviluppo che voglia essere economico e civile, collettivo e individuale. Per questo l'occupabilità - intesa come "capacità di ciascuno di essere impiegato", ossia, la capacità di cercare attivamente un impiego, di trovarlo e di mantenerlo" - diventa l'obiettivo strategico comune di un insieme di politiche educative, del lavoro e del welfare, da programmare e se necessario riformare secondo una prospettiva di efficiente integrazione.